Il dossier “Panama papers” nella valigia di Kerry?

 

Quando ho visto che scendeva dall’aereo e portava da solo le sue cose mi sono sentito un po’ triste”.

https://youtu.be/-yqlYDzkO8U

Il 24 marzo John Kerry, segretario di Stato degli USA, è sceso dall’aereo all’aeroporto di Mosca portando da sè una borsa piuttosto ingombrante, cosa che non è sfuggita all’attenzione di Putin, temibile osservatore.  Successivamente, seduto al tavolo con Kerry durante il summit, il presidente russo ha apparentemente preso in giro il segretario USA: “Oggi, quando l’ho vista scendere dall’aereo portandosi gli effetti, mi sono un po’ preoccupato. Da un lato è molto democratico; dall’altro ho pensato: le cose vanno davvero male negli Stati Uniti se non c’è nessuno che aiuti il segretario di Stato a portare una borsa

Infine Putin, sempre sorridendo in modo sarcastico, ha detto “ho pensato che in quella valigia ci fosse qualcosa che non potesse essere affidato a nessuno. Probabilmente avrà portato dei soldi”.

KERRY-BORSA

Ora c’è chi giura di aver visto quella borsa vuota, da qualche parte, nello stesso giorno. Ed ecco che cosa è accaduto il 28 marzo

Cremlino: stanno preparando un attacco mediatico contro Putin

28 marzo 2016 – Il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, dichiara che un pool di giornalisti d’inchiesta (naturalmente sostenitori di NATO, USA e complici vari) pianifica di pubblicare attacchi mediatici contro Putin con materiali riguardanti la famiglia e gli amici del presidente.

Abbiamo ricevuto richieste molto curiose, ma formulate in modo da interrogatorio (RICATTO?), da parte di un’organizzazione che si autodefinisce un gruppo internazionale di giornalismo d’inchiesta, che include giornalisti di diversi media. Ma siamo sicuri che non ci siano solo giornalisti, ma anche rappresentanti di altre organizzazioni e servizi segreti. Peskov ha detto che gli autori e i committenti di questi materiali lavorano “su schemi ben sperimentati e conosciuti.”

Il portavoce del presidente ha deciso di informare i media deliberatamente per rendere pubblico immediatamente l’atteggiamento di fronte a questi “attacchi”.

Ricordiamo che la “fuga di notizie” è gestita da un certo “Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi”, finanziato ed organizzato interamente dall’US Center for Public Integrity, i cui finanziatori sono
Ford Foundation
Carnegie Endowment
Rockefeller Family Fund
WK Kellogg Foundation
Open Society Foundation (Soros)

 

 

 

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