Firenze, il killer di Ashley voleva fuggire in auto

 

killer-firenzeFirenze – Cheik Diaw, accusato dell’omicidio dell’americana Ashley Olsen, molto probabilmente voleva fuggire con la sua auto. Nell’ordinanza del fermo si legge che, nelle conversazioni intercettate, il 27enne “insisteva in modo esagerato con il meccanico per il ritiro di una autovettura dimostrando, in tal modo, la volontà di allontanarsi”.

Cheik Diaw nega qualunque forma di strangolamento. Lo dice a LaPresse Antonio Voce, avvocato difensore del senegalese accusato dell’omicidio di Ashley Olsen. Secondo la difesa, il 27enne avrebbe semplicemente risposto a una spinta data dall’americana, che avrebbe provocato la caduta e la frattura del cranio della ragazza. I segni sul collo sarebbero dovuti al sollevamento del corpo.

“Si tratta di un litigio a seguito di una forte discussione – riferisce l’avvocato -. Lo straniero blatera di aver reagito a una spinta avuta dalla ragazza e  ha risposto con una spinta molto più forte di quella che aveva dato lei. È caduta, ha battuto la testa e purtroppo è successo quello che è successo. Poi, anziché rimanere, il senegalese ha preso il telefonino ed è scappato, ma perché è rimasto vittima di un attacco di panico (poverino!). L’ha messa sul letto, la ragazza gli ha chiesto di lasciarlo in pace ed è andato via”.

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