Appello del Coisp: chiudere il Cara di Mineo, lo Stato smetta di fare lo scafista

COMUNICATO STAMPA COISP – SINDACATO POLIZIA: CHIUDERE IL CARA DI MINEO. LO STATO ITALIANO SMETTA DI FARE DA SCAFISTA PER FORAGGIARE POLITICI E FACCENDIERI

“Chiudere immediatamente il CARA di Mineo e tutti quei Centri che servono soltanto a sfruttare l’immigrazione per riempire le tasche di politici e faccendieri”. E’ quanto chiede Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia.

“Le dichiarazioni rese ai magistrati da Luca Odevaine, l’uomo di Mafia capitale nel mondo dell’immigrazione, hanno esposto in maniera limpida ciò che sosteniamo da tempo, ossia il vortice di schifosi interessi affaristici e clientelari che ruotano intorno al CARA di Mineo, il centro più grande d’Europa, dal quale ha fatto partire la sua missione criminale l’ivoriano che, probabilmente insieme ad alcuni complici, ha massacrato una coppia di coniugi nel Catanese per impossessarsi di pochi spiccioli.

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Purtroppo, anziché rimpatriare i clandestini, lo Stato italiano preferisce fare da scafista, tenendo migliaia di immigrati per mesi e mesi al costo di 35 euro al giorno ciascuno: una sorta di tassametro che viene fatto partire all’arrivo dell’immigrato e si cerca di fermare il più tardi possibile. Un fiume di denaro che serve, come dimostrano le inchieste giudiziarie, a foraggiare faccendieri ed a creare posti di lavoro gestiti dal politico di turno. Un business che viene pagato a caro prezzo dai cittadini, non solo per i soldi pubblici che vengono inghiottiti dal sistema, ma soprattutto per la situazione di oggettiva insicurezza creata sui territori, con migliaia di famiglie messe a rischio dall’incontrollabile presenza sul territorio di decine di migliaia di clandestini, tra i quali molto spesso si nascondono criminali senza scrupoli”.

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