Clandestino manda due carabinieri all’ospedale inneggiando ad Allah

Aveva ancora le narici imbiancate dalla cocaina. E mentre i carabinieri cercavano di bloccarlo e di infilargli le manette, lui inneggiava ad Allah, menando con calci e pugni. Hanno faticato non poco, i militari della stazione di Filetto, per avere la meglio sul tunisino che, dopo un controllo prima in auto poi domiciliare, e in evidente stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, ha cominciato a dare in escandescenze.

Mehrez Zelfani – 29 anni, domiciliato a Forlì, sposato, pregiudicato, clandestino e nullafacente – alla fine è stato arrestato: difeso dall’avvocato Giuseppe Roccafiorita, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale (due carabinieri all’ospedale e 10 giorni di prognosi ciascuno) ha patteggiato in Tribunale un anno e otto mesi.

Come misura cautelare, obbligo di dimora a Forlì (la Procura chiedeva il carcere) e prescrizione di restare in casa dalle 20 alle 8.  […]  RdC