No Tav: corteo viola l’ordinanza del Prefetto, sassi e petardi agli agenti

notav

Scontri tra manifestanti e polizia in Val di Susa, dove stamattina e’ partita la marcia No Tav organizzata dal movimento per protestare contro il treno ad alta velocita’ e le grandi opere. Una sessantina di persone, tutte vestite di nero, si e’ portata in testa al corteo raggiungendo lo sbarramento della polizia e lanciando contro gli agenti pietre e artifizi pirotecnici.

Altre persone dello stesso gruppo hanno, invece, cercato di agganciare con delle corde le reti che delimitano l’area del cantiere, provando ad abbatterle. Per respingere l’attacco, la polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni e ha utilizzato l’idrante.

Dopo alcuni minuti di tensione, la situazione pare essere tornata alla normalita’. Il corteo No Tav  e’ partito stamattina da Exilles, violando l’ordinanza del Prefetto di Torino e le prescrizioni del Questore di Torino, e quindi decidendo di imboccare la strada provinciale 233 che conduce al limite dell’area protetta in Val Clarea, dove sorge il cantiere dell’alta velocita’.

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Quattro poliziotti feriti, 2 dei quali con ustioni alle gambe causate dal lancio di fuochi d’artificio. E’ questo il primo bilancio della Questura di Torino, dopo gli scontri avvenuti nel pomeriggio in Val Susa tra forze dell’ ordine e manifestanti No Tav. Secondo la polizia circa 400 persone hanno raggiunto uno degli sbarramenti posti a protezione del ponte sulla Dora e lanciato pietre, fuochi d’artificio e grossi petardi verso gli agenti, che hanno risposto con i lacrimogeni
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