L’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, ha lanciato in Ungheria una campagna sui rifugiati “di successo” per sensibilizzare l’opinione pubblica e per presentare una visione alternativa alla linea dura sull’immigrazione del governo di Viktor Orban, che stamani ha annunciato la costruzione di un muro al confine con la Serbia.

Si tratta di cartelloni (i primi già affissi ieri in diverse stazioni della metropolitana di Budapest) che mostrano le storie ex rifugiati ormai integrati in Ungheria, come una guida turistica afghana o una donna del Bangladesh che gestisce un ristorante con il marito. Dal canto suo, il governo ha affisso altri manifesti con messaggi piu’ concreti e aderenti alla realtà: “Se vieni in Ungheria, non puoi rubare il lavoro agli ungheresi”, oppure “se vieni in Ungheria, devi rispettare le leggi”.
“Vogliamo che gli ungheresi capiscano che i rifugiati sono persone come loro che si sono ritrovate in circostanze eccezionali”, ha ribattuto per conto dell’Onu Kitty McKinsey, portavoce dell’Unhcr in Europa Centrale, che ha poi precisato: “Non siamo in lotta con il governo. Siamo qui per sostenere il governo nell’aiutare i rifugiati”. (ANSA-AP).