Business migranti Caritas e Coop: i pm indagano su una truffa da 4 milioni euro

 

Otto indagati, oltre un milione e mezzo per la onlus di Pozzuoli “Un’ala di riserva”, almeno altri tre milioni per i centri legati alla Caritas di Teggiano-Policastro e guidata dal sacerdote, nonché Cavaliere della Repubblica, don Vincenzo Federico: oggi primo inquisito eccellente dell’inchiesta della Procura su presunte frodi e truffe a danno degli stranieri, e dello Stato.

Nell’inchiesta della procura di Napoli sono contestati i reati di truffa, peculato e appropriazione indebita.
Nell’ordinanza si evidenzia che si strumentalizzava l’assistenza agli immigrati “per l’utile personale e in funzione di un guadagno illecito”.

Scrive il Mattino che finivano a responsabili e collaboratori della Caritas di Teggiano nel Salernitano parte dei soldi lucrati sugli aiuti ai migranti: è un’ipotesi sulla quale stanno lavorando i pm napoletani titolari dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Alfonso De Martino – il presidente dell’onlus accusato di essersi appropriato di oltre un milione di euro – e della compagna Rosa Carnevale, ai domiciliari.

Anche due esponenti campani della Caritas, compreso un sacerdote, don Vincenzo Federico, sono indagati per peculato. Tre le onlus sotto inchiesta legate al centro Caritas di Teggiano. Tutte replicano alle accuse rivendicando la correttezza del proprio operato. Le tre coop, apparentemente senza fine di lucro, avrebbero gestito in modo sospetto i rimborsi destinati dal governo italiano ai recenti immigrati africani (anno 2011-2013). Decisive due sponde istituzionali: la Caritas di Teggiano; ma anche due funzionari regionali oggi indagati per corruzione. Le accuse di De Martino: così pagavo i funzionari. Spuntano anche pressioni per ottenere assunzioni.

Cantone: ”C’è da rimanere esterrefatti”.
Cosi il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone sull’indagine sulla truffa con soldi dei migranti. “Se anche il mondo dell’impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione

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