Verona: polizia municipale denuncia baby gang di maghrebini

 

La Polizia municipale di Verona, nell’ambito dell?attività giudiziaria, ha identificato e denunciato un gruppo di ragazzi composto da tre minorenni e un ventenne, che la sera dello scorso 16 febbraio, in via Vigasio, aveva derubato 5 adolescenti, impossessandosi di 30 euro e due cellulari. I giovani, tutti di origine magrebina e residenti a Cerea, dovranno ora rispondere di rapina. Il ventenne, inoltre, è stato denunciato anche per violenza sessuale nei confronti di una ragazza presente in quel momento, oggetto di pesanti avances.

Erano all’incirca le 22.30 quando i due gruppi si erano incontrati casualmente alla fermata dell?autobus e, con il pretesto di chiedere una sigaretta e avere delle informazioni su una festa, era scattata l’aggressione, con il furto delle poche cose di valore che i giovani avevano con sé. Dopodiché il gruppo di aggressori, probabilmente alterato da superalcolici, si era allontanato a bordo di un autobus. Il giorno successivo uno degli aggrediti, seguito poi dai coetanei, si era presentato alla Polizia municipale per sporgere denuncia.

Gli agenti, incrociando le informazioni rese dai ragazzi, tra cui il nome di uno degli aggressori, e consultando i profili sui social network, hanno dato il via alle indagini coordinate dal pm Giuseppe Pighi, e nel giro di un mese hanno identificato tutti i ragazzi coinvolti nell?aggressione, riconosciuti poi dai giovani aggrediti. –

“La cosa preoccupante – ha spiegato il Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura – è l’atteggiamento che i ragazzi hanno tenuto durante l’interrogatorio e davanti agli agenti, rimanendo coesi e avvalendosi della facoltà di non rispondere: una baby gang solo dal punto anagrafico, in quanto tutti e quattro apparivano molto sicuri di sé e sprezzanti anche davanti alle Forze dell’Ordine.

Crediamo che lo stesso gruppo abbia agito altre volte, per questo invitiamo tutti gli adolescenti, se incappati in episodi simili, a denunciare subito l’accaduto”. Dagli accertamenti è emerso infatti che tre dei quattro indagati avevano già precedenti penali per fatti analoghi. Il 20 enne, inoltre, è stato fermato il mese scorso dai Carabinieri e ora si trova nel carcere di Montorio, a seguito di una rapina e un inseguimento sui tetti della città, terminato con l’arresto.

Adnkronos

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