Sindaco di Settimo Torinese: “Accogliere un migrante nelle famiglie italiane”

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foto facebook

Accogliere un migrante nelle famiglie italiane. La proposta l’ha lanciata stamattina il sindaco Fabrizio Puppo (curriculum vitae) al centro Fenoglio, in occasione della visita del sindaco di Torino (e presidente dell’Anci) Piero Fassino. Lo scrive LA VOCE

Fassino ha visitato i locali dove i richiedenti asilo vengono accolti dopo gli sbarchi. Nella struttura di via De Francisco vengono inoltre visitati e successivamente smistati nei vari centri di accoglienza del Piemonte. Dal Fenoglio, solo nelle ultime settimane, sono passate oltre mille persone. Sono 180, invece, gli ospiti “fissi”, che qui possono alloggiare due anni e che sono obbligati a frequentare corsi di italiano e formazione professionale.

“Settimo, confermando la sua tradizione di accoglienza, non ha avuto problemi con gli ospiti del centro – ha evidenziato Puppo – Ma occorre ripensare il sistema dell’accoglienza, per favorire un’integrazione vera. Una delle possibilità a cui abbiamo pensato è chiedere alle famiglie più volenterose di ospitare un migrante. Si potrà fare magari destinando parte dei contributi stanziati dallo Stato per ogni migrante”.

I contributi si aggirano sui 35 euro al giorno. Di questi solo una piccola parte vengono consegnati ai richiedenti asilo: il grosso copre le spese di mantenimento degli ospiti.

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2 thoughts on “Sindaco di Settimo Torinese: “Accogliere un migrante nelle famiglie italiane”

  1. Perché suggerire di accogliere un povero migrante in ogni famiglia e non invece accogliere un povero autoctono? Questo buonismo verso lo straniero di cultura, religione mentalità molto molto diversa dalla nostra , ergo difficilmente integrabile , , mi confonde le idee. I nostri poveri sono integrati parlano la nostra lingua professano la nostra religione pertanto la soluzione dei loro problemi a un minimo livello di decenza presenta molti molti meno problemi . Ergo mi pare si sia scelto , e non lo comprendo ,di essere : buonisti con gli immigrati difficilmente integrabili e sordi e ciechi verso i nostri poveri. Non vedo coerenza ed equilibrio in questo comportamento..

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