Noi, il travolgente ritorno di David Nicholls

David Nicholls
David Nicholls

David Nicholls
Noi
Casa editrice Neri Pozza

Appena è stato pubblicato, Russel Crowe, attraverso un tweet, ha chiesto di poterne acquistare i diritti per una trasposizione sul grande schermo. Stiamo parlando di Noi, il nuovo romanzo dello scrittore e sceneggiatore britannico David Nicholls, già finalista al Man Booker Prize (il premio “Strega” inglese).
Un libro che ha tutte le carte in regola per superare il successo del suo predecessore, Un giorno, 300.000 copie vendute nel nostro paese, 5 milioni in tutto il mondo, e adattato per il cinema da Lone Scherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess come protagonisti.

Eppure, il romanzo ha rischiato addirittura di non vedere neanche la luce. E’ stato lo stesso autore a confessare di avere sofferto della più classica, e allo stesso tempo più temibile, malattia degli scrittori, quella del blocco dell’ispirazione. Al punto da avere installato nel suo computer un programma che cancella automaticamente, ed in maniera irreversibile, un documento di testo, nel caso in cui il suo autore non vi aggiunga un certo numero di parole tutti i giorni. Ed è unicamente per “merito” di questa sorta di pistola puntata alla tempia che Nicholls è stato capace di scrivere 35.000 parole in due anni.
Per poi decidere di seguire il consiglio del suo agente e di un amico, ovvero lasciare da parte un libro praticamente già concluso, perché davvero non avrebbe potuto funzionare.

Noi, invece, ha il coraggio di fare separare i suoi protagonisti già nella prima pagina. Dopo 24 anni di matrimonio ragionevolmente felice, lui considera il loro «lavoro» di genitori concluso, e lei sente il «bisogno di voltare pagina, cambiare scena». C’è, però, un figlio di 17 anni che sta per cominciare il college, e a cui hanno promesso di fare un viaggio in Europa. Per il marito si trasformerà nell’ultima opportunità di riconquistare sua moglie. Per entrambi, nell’ultima possibilità di stringere un rapporto più sereno con quel ragazzo tanto tormentato.
Insomma, Nicholls abbandona la tenerezza giovanile del romanzo precedente, per raccontare i sentimenti, i dubbi e le scelte di una generazione più vicina alla propria.

 

Luca Balduzzi

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