Dopo il porcellum, il porcellinum: metà del Parlamento sarà fatto di “nominati”

 

 

porcellum

 

14 nov – Da un parlamento di nominati, quello eletto con il “Porcellum” a un Parlamento di “mezzi nominati”. E’ questo lo scenario post-voto se si andasse alle urne col sistema che a spanne è stato definito ieri, mercoledì 12 novembre, dopo l’ultimo incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, che prevede un premio di maggioranza alla lista che raggiunge il 40% e elezione automatica dei capilista in 100 collegi. A ricostruirlo, partendo dai consensi raccolti dai partiti secondo i più recenti sondaggi, è il sito di news huffingtonpost.it.

I calcoli – Partendo da uno scenario con il Pd al 40 per cento, M5S al 20 per cento, Forza Italia al 15 per cento, la Lega all’8 per cento, Fdi e Ncd al 3 per cento e la sinistra al 5 per cento, la situazione è tale per cui il partito di Matteo Renzi avrà 100 parlamentari scelti con le liste bloccate cui si aggiungono 240 eletti con le preferenze. L’M5S avrà 100 “bloccati” più 2 eletti con le preferenze, Forza Italia avrà 78 bloccati e la Lega ne otterrà 42 , FdI e Ncd avranno rispettivamente 15 parlamentari eletti perché scelti dal partito e non dai cittadini . La Sinistra, se si attesta sul 5 per cento, avrà 25 bloccati. La somma porta ad un totale di 375 parlamentari scelti dai partiti, pari al 60,8 per cento e 242 scelti con le preferenze e pari al 39,2 per cento. È chiaro che molto dipenderà da come verranno disegnati i collegi. Ma appare comunque più che fondata l’ipotesi che oltre metà del nuovo Parlamento sfugga ancora alla scelta degli elettori. libero

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K