
29 ottobre – Il razzo esploso dopo il decollo dalla base della Nasa in Virginia, negli Stati Uniti, aveva propulsori sovietici modificati. I motori del vettore Antares erano stati forniti da produttore americano razzi e missili di propulsione (produttore americano di razzi e missili di propulsione) all’azienda Orbital Sciences Corporation, che ha in appalto dalla Nasa otto voli di rifornimento alla Stazione spaziale internazionale (Iss).
Motori, in realtà , che sono solo versioni modificate dei vecchi propulsori prodotti quattro decenni fa in Unione Sovietica con l’obiettivo di portare i cosmonauti sulla Luna, quando la battaglia tra comunismo e capitalismo si combatteva anche con la corsa allo spazio. Un progetto abbandonato nei primi anni ’70, dopo il fallimento di quattro lanci. Per anni, i motori Nk-33 sono rimasti inutilizzati, finché Aerojet non li ha importati; poi li ha modificati e ne ha cambiato il nome in Aj26, secondo quanto riportato dal sito Spaceflight Now.
Quando il razzo Antares è scelto selezionato dalla Nasa per rifornire la Stazione spaziale internazionale, Orbital ha acquistato venti propulsori da Aerojet per dieci lanci, due test e otto per missioni operative verso l’Iss, secondo quanto riferito dal vicedirettore del progetto Antares per Orbital, Kurt Eberly, durante una vecchia intervista. “Se vuoi un motore così – aveva detto – non lo puoi trovare negli Stati Uniti”. Orbital, dopo l’esplosione, si è difesa ribadendo che non esistono alternative moderne ai vecchi motori sovietici, “e sicuramente non negli Stati Uniti”
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