
24 settembre – “Non ci può essere ragionamento, nĂ© negoziato, con questo marchio del male”. E’ quanto ha affermato il presidente americano Barack Obama parlando all’Onu della minaccia posta dallo Stato islamico.
“Nessun Dio perdona questo terrore” che i jihadisti hanno seminato in Iraq e Siria, dove “sorelle, madri e figlie sono state sottoposte a stupri come un’arma di guerra, bambini innocenti sono stati uccisi”. “L’unico linguaggio compreso da killer come questi è il linguaggio della forza”, ha continuato Obama, tornando a ripetere che gli Stati Uniti “lavoreranno con un’ampia coalizione per smantellare questa rete di morte”.
Le nazioni riunite oggi al Palazzo di Vetro per l’Assemblea Generale dell’Onu dovranno “unirsi – ha chiesto Obama – per respingere il cancro dell’estremismo violento”.
“E’ il momento che il mondo, in particolare le comunitĂ musulmane, respinga in modo esplicito, coerente e con forza l’ideologia di Al Qaeda e dello Stato islamico”, ha sottolineato il presidente Usa.
“Gli Stati Uniti non sono e non saranno mai in guerra con Islam. L’Islam insegna la pace, e quando si parla di America ed Islam, non ci sono ‘noi’ e ‘loro’, c’è solo ‘noi’, perchĂ©milioni di musulmani americani sono parte del nostro paese”. Lo ha detto Barack Obama nel discorso al Palazzo di Vetro, sottolineando di “rifiutare ogni idea di scontro di civiltĂ ” e che “il destino dell’umanitĂ dipende dal fatto che noi siamo uniti contro quelli che tentano dividerci”, usando “fanatismo ed odio”.
Obama ha quindi invitato l’Iran a cogliere “l’opportunitĂ storica” di un accordo sul suo programma nucleare. “Il mio messaggio ai leader e al popolo iraniano è semplice: non lasciate passare questa opportunitĂ ”, ha detto Obama nel suo discorso all’Assemblea Onu. “Possiamo raggiungere un accordo – ha proseguito, rivolto agli iraniani – che risponda ai vostri bisogni energetici, assicurando il mondo che il vostro programma è pacifico”. “L’America – ha detto ancora il capo della Casa Bianca – persegue una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana, come parte del nostro impegno a fermare la diffusione delle armi nucleari e a perseguire pace e sicurezza nel mondo”.
Dal Palazzo di Vetro il presidente Usa ha parlato anche della situazione in Ucraina affermando che se Mosca si avvierĂ lungo “un percorso di pace e diplomazia”, un percorso che dopo la Guerra Fredda ha garantito “prosperitĂ al popolo russo, allora revocheremo le nostre sanzioni e daremo il benvenuto a un ruolo della Russia per affrontare le sfide comuni”. “Questo è quanto Stati Uniti e Russia sono stati capaci di fare negli anni passati, dal ridurre i nostri arsenali nucleari per assolvere ai nostri obblighi nel quadro del Trattato di Non-Proliferazione nucleare al cooperare per rimuovere e distruggere le armi chimiche siriane. E questo e’ il tipo di cooperazione che siamo disposti a perseguire ancora, se la Russia cambierĂ strada”, ha assicurato Obama.
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