
7 set. – Sono stati condannati tutti alla pena capitale i sette uomini che la settimana scorsa, in Afghanistan, avevano violentato quattro donne, che tornavano da una festa nuziale. La vicenda negli ultimi giorni aveva sollevato un’ondata di indignazione popolare nel Paese tanto che il processo e’ stato accompagnato da manifestazioni fuori dall’aula di tribunale e seguito in diretta televisiva. I sette, vestiti in abiti tradizionali, erano tutti sul banco degli imputati.
Incontrando un gruppo di donne a Kabul, il presidente afghano, Hamid Karzai, si e’ impegnato a firmare la condanna non appena decretata la sentenza. I fatti sono avvenuti venerdi’ scorso: gli assalitori hanno fermato quattro veicoli che rientravano da un matrimonio alle porte di Kabul e hanno depredato i passeggeri; ma poi hanno isolato le quattro donne e le hanno violentate. L’ondata di indignazione contro lo stupro di gruppo e’ un’assoluta anomalia in un Paese come l’Afghanistan, molto tradizionale e ‘machista’, nel quale spesso le donne che subiscono violenza sessuale finiscono anche carcere perche accusate di aver commesso “un crimine morale”.