Usa: afro-americani in rivolta, Anonymous in guerra con la Polizia

 

14 agosto – Anonymous è in guerra contro le autorità del Missouri. La tensione per l’uccisione del 18enne afroamericano Michael Brown da parte di un poliziotto non dilaga solo nelle violente proteste in strada, ma anche su Internet. Mentre la polizia risponde con lacrimogeni e arresti alle manifestazioni degli abitanti di Ferguson, il sobborgo di St. Louis dove il ragazzo è stato ucciso sabato, gli hacker rubano e diffondono dati riservati. Tra questi il nome dell’agente che ha sparato.

Al centro delle tensioni ci sono le diverse versioni sulla morte di Brown e il silenzio delle autorità sull’identità del poliziotto. La polizia afferma che il 18enne abbia aggredito l’agente che ha sparato, colpendolo al volto e tentando di rubargli la pistola, mentre testimoni raccontano che il ragazzo era disarmato e con le mani alzate e che i motivi razziali abbiano avuto un ruolo fondamentale nella vicenda. Le autorità hanno inoltre rifiutato di rendere pubblico il nome del poliziotto, sospeso temporaneamente dal suo incarico, preoccupati per la sicurezza dell’agente a causa di minacce di morte. Inutili le pressioni di diversi gruppi di attivisti e della comunità locale perché il nome fosse reso pubblico.

afro-americani

Gli hacker però non ci stanno e, dopo averlo annunciato, hanno attaccato i sistemi informatici dell’amministrazione di Ferguson, diffondendo informazioni e infine l’identità dell’agente. “Se commetterete abusi o farete del male ai dimostranti di Ferguson, metteremo offline i vostri siti web” e diffonderemo informazioni sugli ufficiali della polizia, aveva annunciato un video di Anonymous pubblicato lunedì online. Le autorità, intanto, avevano confermato che i dati erano sotto attacco.

Ieri, riportano i media, il sito web municipale era inaccessibile e le linee telefoniche non funzionavano. Le autorità hanno parlato solo di un enorme traffico nelle comunicazioni in arrivo. Martedì gli hacker hanno diffuso nome, indirizzo e contatti di Jon Belmar, capo della polizia della contea di St. Louis che indaga sulla morte di Brown, e dei suoi familiari.

E oggi, l’account TheAnonMessage su Twitter ha rivelato quello che sarebbe il nome del poliziotto: Bryan P. William. Chi ha pubblicato le informazioni sul social network ha diffuso anche sue fotografie, minacciando che se la polizia non darà una risposta saranno rivelati l’indirizzo e altri dati dell’agente. Lo stesso account dichiara anche che il gruppo sarebbe in possesso di “un video del corpo di Mike Brown spinto nel retro di un Suv della polizia. Nessun Ems [sigla per indicare gli operatori dei servizi medici di emergenza, ndr] era sulla scena come abbiamo inizialmente creduto”.

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