Dopo la Kyenge si scatena la Boldrini: “usare parole corrette sui migranti”

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12 agosto – Su migranti e rifugiati bisogna usare le parole in modo “corretto e responsabile”, soprattutto da parte di chi “svolge ruoli politico-istituzionali”. Lo ha scritto su Facebook la presidente della Camera, Laura Boldrini.

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“In politica come nell’informazione – ha sottolineato – la forma è sostanza e le parole non sono mai neutre. L’opinione pubblica, infatti, forma le proprie convinzioni soprattutto attraverso i media e le posizioni espresse da chi svolge ruoli politico-istituzionali. Usare un termine anziché un altro non è quindi un dettaglio. È decidere come declinare un concetto, una condizione e, di conseguenza, anche quali stati d’animo suscitare nelle persone”.

“Per questo una delle cose che ho fatto con più convinzione, nella mia precedente attività, è aver contributo alla nascita della Carta di Roma, il protocollo per un’informazione corretta su migranti e rifugiati. Perché il livello di coesione di una società dipende anche dall’uso corretto e responsabile delle parole”, ha concluso Boldrini, che evidentemente si riferisce allasquallida  polemica scoppiata per un presunto razzismo di Alfano.

La frase del ministro Alfano è stata:  Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu cumprà, dobbiamo radere al suolo la contraffazione”. Alfano si riferiva quindi in modo specifico agli abusivi che affollano le spiagge di tutta Italia.

Appare chiaro che la Boldrini mette sullo stesso piano gli abusivi che commettono attività illegali sul terrorio, gli immigrati onesti e i rifugiati.  Quindi chi insulta i migranti è lei.

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