Immigrati, arrivata a Pozzallo l’imbarcazione della morte con oltre 30 cadaveri

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1 luglio – Arrivata a Pozzallo l’imbarcazione della morte con oltre 30 cadaveri. A Lampedusa invece, i primi fermi per l’ecatombe del 3 Ottobre

Alle 15.01 ha attraccato nel porto di Pozzallo l’imbarcazione con a bordo oltre 30 cadaveri. Numero ancora provvisorio. Voci citano molte più vittime. L’imbarcazione è stata trainata da una motovedetta della Capitaneria di Porto. Sono già 10.850 i morti dal 2008. Ovviamente anche questo dato è relativo a quelli di cui si è riscontrata in qualche modo la morte, ma potrebbero essere molti, ma molti di più. Questa ulteriore sciagura arriva nel giorno stesso in cui a Lampedusa le indagini sul tragico naufragio del 3 ottobre 2013 hanno fatto scoprire agli investigatori ”continue violenze fisiche e reiterate torture che hanno subito numerosi migranti, nonché i ripetuti stupri, anche di gruppo, cui sono state sottoposte diverse donne”. Lo dice la polizia di Stato.

Si trovavano nel vano ghiacciaia, dove si custodisce il pesce durante la navigazione, i circa 30 migranti morti sul peschereccio mentre stavano cercando di raggiungere l’Italia. E’ quanto emerge da un’ispezione dei locali compiuti dalla Squadra Mobile della Questura. In un primo momento era stato reso noto che le salme erano nella sala macchine, che è attigua al locale di tre metri per tre circa, in cui sono stati trovati i cadaveri.

Impossibile estrarre i corpi. La botola che da’ accesso alla stiva in cui i profughi hanno trovato una fine orribile e’ troppo stretta, poco di piu’ un metro per un metro. A bordo sono percio’ saliti i vigili del fuoso, che armati di motoseghe si sono messi al lavoro per praticare una piu’ ampia apertura sul ponte in legno del barcone.

Personale del Servizio centrale operativo e delle Squadre Mobili di Palermo ed Agrigento sta eseguendo 9 decreti di fermo e 5 informazioni di garanzia nelle province di Agrigento, Catania, Milano, Roma e Torino nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre del 2013, quando morirono 366 migranti.

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