13 giu – Il Portogallo dice no ai soldi della troika. Dopo che la Corte Costituzionale di Lisbona ha respinto una serie di misure di austerity – nello specifico il taglio di salari e pensioni ai dipendenti pubblici – il governo ha deciso di rifiutare il pagamento della tranche finale di aiuti.
Per ricevere i 2,6 miliardi di euro dei creditori internazionali (Fondo monetario internazionale, Commissione Ue e Banca centrale europea) dovrebbero infatti essere applicate delle manovre alternative.
Ma per Maria Luis Albuquerque, ministro delle Finanze portoghese, non è possibile sapere quando saranno pronte.
Le autorità , dopo l’uscita da un programma di salvataggio triennale da 78 miliardi di euro, dicono comunque che il Paese possiede le coperture adeguate almeno fino alla metà dell’anno prossimo.
