L’Italia regala alla Tunisia 12 pattugliatori supertecnologici, 2 già consegnati

eljala

 

12 Giu – Consolidare i rapporti di cooperazione bilaterale tra Italia e Tunisia, rafforzare il controllo dei flussi migratori, favorire la stabilità e la sicurezza nel Mediterraneo. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Tunisi tra il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Primo Ministro Mehdi Jomaa e il Ministro della Difesa tunisina Ghazi Jribi, che hanno co-presieduto la riunione plenaria della 15a Commissione Militare mista italo-tunisina.

Ma è soprattutto con gli “Accordi per la sicurezza nel Mediterraneo e la prevenzione dei traffici illeciti”, siglati nel 2011, che si è data particolare concretezza all’intesa italo-tunisina sul fronte dell’immigrazione e del contrasto al traffico di migranti.

L‘Italia si è impegnata a fornire (regalare)  alla Tunisia 12 pattugliatori con cui intensificare il controllo delle acque territoriali. Due di queste unità navali proprio oggi sono state consegnate alla Marina tunisina, nella Base Navale di La Goulette: i pattugliatori “El Jala P203” e “Remada P204”.

27 gennaio 2014 – Con il varo del pattugliatore multiruolo P203 El Jala, il Cantiere Navale Vittoria di Adria completa per la Marina della Tunisia il secondo dei sei pattugliatori da 27 metri commissionati dal ministero dell’Interno dell’Italia nell’ambito degli accordi di cooperazione siglati nella primavera 2011 per la sicurezza nel Mediterraneo e la prevenzione dei traffici illeciti. Nei prossimi giorni, verrà varata anche la terza unità, P204 Remada. Nel complesso sono dodici i pattugliatori previsti dall’intesa: sei da 27 metri e sei da 34. Le due imbarcazioni entreranno nella piena operatività ai primi di marzo, quando verranno trasferite definitivamente nella sede operativa della Marina tunisina a La Goulette, dove i militari impiegati nell’equipaggio, seguiranno un corso di formazione e aggiornamento per adoperare al meglio i gioielli tecnologici installati su P203 El Jala P204 Remada. (resto del carlino)

“L’appuntamento di oggi – ha detto il Ministro Pinotti – supera i confini di un rapporto bilaterale. Deve inserirsi a pieno titolo all’interno di un mosaico più ampio, da comporre non solo con tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, cosiddetto allargato, ma anche con gli altri partner internazionali”. “Mi riferisco – ha aggiunto – sia agli altri Paesi europei che alle Nazioni Unite. Io credo e spero che presto, dopo i recenti segnali di attenzione ai nostri appelli, da parte dell’Onu saranno messe in atto azioni concrete”.