Sudan, fratello di Meriam: se non torna all’islam deve essere giustiziata

sudan-meriam-yehya-ibrahim6 giu – “Deve essere giustiziata”. A parlare così di Meriam Yahia Ibrahim, la 27enne cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia, è il maggiore dei suoi tre fratelli, al-Samani al-Hadi Mohamed Abdullah, l’uomo che l’ha consegnata alle autorità perché la sua è una famiglia di “persone musulmane” e lei avrebbe dovuto “pentirsi” della decisione di convertirsi al cristianesimo.

In un’intervista esclusiva alla Cnn, il fratello di Meriam ritiene che “delle due, una: se lei si pente e torna all’Islam e all’abbraccio della sua famiglia, allora noi siamo la sua famiglia e lei è dei nostri. Ma se lei rifiuta deve essere giustiziata’’. Si tratta comunque di “un affare di famiglia”, sostiene al-Samani al-Hadi, mentre la comunità internazionale si mobilita per salvare la donna.

Nel 2011 Meriam ha sposato un uomo di fede cristiana, Daniel Wani, proveniente dal Sud Sudan. I due hanno due bambini, Martin di 20 mesi, e Maya, nata la scorsa settimana in carcere. In base alla legge sudanese, i figli devono seguire la religione del padre. tiscali

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