Rifugiato senegalese si da’ fuoco. “Non si era integrato e voleva tornare a casa”

fuoco22 mag. – Un immigrato si e’ dato fuoco ieri per strada a Palermo ed e’ ora ricoverato nel Centro ustioni dell’ospedale Civico in gravi condizioni. L’uomo e’ versato addosso benzina che aveva in una bottiglie e ha appiccato le fiamme in corso dei Mille. E’ stato soccorso da un negoziante che ha azionato un estintore, e quindi trasportato nell’ospedale piu’ vicino, il Buccheri La Ferla, da dov’e’ stato trasferito al Civico. E’ un senegalese di 26 anni ricoverato in prognosi riservata alla Prima Rianimazione del Civico di Palermo con ustioni di secondo e terzo grado sul 65% del corpo. Per i medici e’ in pericolo di vita.

Toure Falou (26 anni a settembre) giunto in Sicilia, risiedeva a Valderice (Trapani). Gli era scaduto il permesso di soggiorno nel 2013, ma la Commissione gli aveva riconosciuto lo status di rifugiato. Poi era stato un periodo a Napoli e infine a Palermo, dove ha compiuto il gesto disperato. Rappresentanti della comunita’ senegalese raccontano che il giovane non si era mai integrato in Italia e che da tempo era depresso. Voleva tornare nel suo Paese, dalla famiglia e da mesi manifestava crescenti segnali di insofferenza. Toure resta ricoverato in Prima Rainimazione del ‘Civico’ in gravi condizioni per le profonde ustioni sul 65 per cento del corpo. (AGI) .

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