Mercatini in mano agli immigrati: un commerciante su 2 e’ straniero

mercati11 mag. – E’ boom di stranieri nel commercio al dettaglio su area pubblica: ormai quasi un imprenditore (il 46,8%) su due del settore e’ nato all’estero, un dato in crescita del 4,6% rispetto al 2011. Una ‘deitalianizzazione’ che non ha pari in alcun altro comparto della nostra economia, (che registra, complessivamente, appena l’8,2% di imprenditori stranieri) e che sta profondamente cambiando la natura del commercio su area pubblica.

E’ questa la fotografia scattata da “Piazza affari”, lo studio condotto da Indis Unioncamere in collaborazione con Anva, l’associazione Confesercenti che riunisce gli imprenditori del commercio al dettaglio su area pubblica. Nel biennio 2012-2013, il peggiore della recessione, il commercio su area pubblica e’ stata l’unica tipologia del commercio a registrare un saldo tra aperture e chiusure di imprese positivo per 6.803 imprese.

Le iscrizioni adducibili a stranieri, negli ultimi due anni, sono state 18.775, quasi il 70% del totale delle nuove attivita’ avviate nel settore. La componente estera e’ concentrata su poche provenienze geografiche, per lo piu’ collocabili in Africa e in Asia. Gli imprenditori stranieri sono attivi soprattutto al Sud: qui la percentuale di imprese gestite da una persona nata all’estero passa dal 46,8% nazionale al 49,3%. agi

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