18 apr – Al passaggio del corteo in corso Italia a Pisa in ricordo del cameriere bengalese Zakir Hossain, quasi tutti i negozi hanno abbassato le saracinesche o spento le luci in segno di lutto. La manifestazione si è poi fermata qualche istante nel punto dove è stato colpito Zakir Hossain e dove da ieri sono stati collocati numerosi mazzi di fiori. Il corteo si è chiuso davanti alla prefettura. Il prefetto Francesco Tagliente è uscito e ha stretto al mano ai rappresentanti della comunità bengalese.
(Il bengalese è stato ucciso da un tunisino di 27 anni che sarebbe gia’ fuggito in Tunisia: si sarebbe infatti imbarcato nei giorni scorsi con un volo da Malpensa per Tunisi, ndr).
L’ambasciatore del Bangladesh Shahdat Hossain ha incontrato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. «La vostra comunità – gli ha detto Filippeschi – ha avuto un atteggiamento intelligente e positivo, ma ce lo aspettavamo, visto il rapporto più che positivo con la città . Un atto criminale non può minare questo rapporto».
Shahdat Hossain ha ringraziato «Pisa per la solidarietà e le indagini». Alessio Antonelli, sindaco di Cascina (Pisa), dove abitano gli aggressori di Zakir Hossain, ha parlato di «gesto di insensata violenza che lascia stupiti, per la sua gratuità , per l’assoluta assenza di ogni rispetto per l’altro». «Siamo qui per Zakir, per i suoi familiari, i suoi amici – ha detto durante il corteo Marco Furfaro, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà – Per portare a loro e all’intera città un sentimento di vicinanza e affetto».
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