Associazione africana truffa l’università di Modena per 65.000 euro

gdf16 apr – La Guardia di Finanza di Modena, nel contesto delle attività a tutela della spesa pubblica, ha eseguito una complessa attività investigativa nei confronti di un’associazione studentesca che ha portato alla luce una truffa perpetrata ai danni dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia quantificata in oltre 65.000 euro.

L’associazione studentesca forniva assistenza a favore di studenti disabili, occupandosi di servizi di tutorato e sostegno alla didattica, nonché di assistenza logistica. Per tali attività l’associazione percepiva dall’Ateneo un compenso orario, godendo, altresì, dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.

Le indagini svolte da militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che il presidente dell’associazione studentesca, cittadino di origine africana, alterando la documentazione giustificativa delle attività eseguite nei confronti degli studenti disabili, è riuscito per diversi anni a percepire indebiti compensi dall’Ateneo di Modena.
L’illecita condotta è stata tuttavia smascherata dalle fiamme gialle, attraverso il minuzioso esame della documentazione contabile e bancaria e dalle informazioni acquisite dagli studenti universitari fruitori dei servizi.

Numerosi sono stati gli artifizi con cui il presidente dell’associazione, con l’ausilio di altri associati, si è procurato gli indebiti compensi, tra cui: l’alterazione dei “fogli ore “ di servizi di tutorato facendo risultare più ore di quelle effettivamente espletate; la falsificazione di certificazioni di compensi attestanti la corresponsione di somme a favore di studenti associati, che in realtà venivano trattenute dallo stesso; l’attestazione di prestazioni assistenziali eseguite dallo stesso in giorni in cui risultava essere presente presso l’azienda in cui prestava lavoro.

Il provento illecito dell’attività truffaldina, quantificato in circa 65.000 euro è stato trasferito su conti personali del soggetto ed in gran parte inviato nel Paese d’origine attraverso il circuito dei money transfer.
Il presidente dell’associazione studentesca è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica di Modena per i reati di truffa aggravata e falso ex artt. 640, 482 e 486 del codice penale, in concorso con altri tre soggetti associati.
L’attività fraudolenta è stata agevolata dall’omessa vigilanza da parte di un dipendente dell’Ateneo che è stato deferito all’A.G. competente per il reato di abuso d’ufficio ex art 323 del codice penale.

COMUNICATO STAMPA DELLA GDF

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