Infrastrutture: bufera a tribunale di Milano – Boccassini su carte indagine

boccassini20 mar. – Alla luce dell’emergere dell’indagine su Infrastrutture si chiarisce uno dei motivi di scontro tra il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati e il suo vice Alfredo Robledo. Ne parla lo stesso Robledo nell’esposto al Csm, in un passaggio in cui e’ evidente il riferimento a questa inchiesta.

In sostanza, da quanto si capisce dall’esposto, Robledo e Boccassini in due indagini distinte, quella appunto su Infrastrutture e un’altra nata da presunte tangenti nella sanita’ lombarda e sfociata in accertamenti su una piattaforma Expo, si sarebbero imbattuti negli stessi soggetti da loro indagati. Un’inchiesta, quella sulle Infrastrutture, era condotta da Robledo e dal pm Antonio D’Alessio, l’altra da Boccassini, lo stesso D’Alessio e il pm Claudio Gittardi.

Nell’esposto Robledo scrive che il 16 aprile 2012 ricevette una comunicazione da parte di Bruti in cui lo si invitava a contattare Boccassini “per realizzare un coordinamento investigativo”. Alla richiesta di Robledo di avere delle carte che riguardavano reati di sua competenza, “dalla collega Boccassini non ebbi nessuna risposta, neppure verbale“. Bruti mando’ poi a Robledo una missiva in cui affermava che “aveva sollevato un contrasto di competenza interna tra dipartimenti e invitava Boccassini a non dare corso alla trasmissione degli atti da me richiesti”.

Il Procuratore – continua il pm denunciante – “dopo circa sei mesi dispose che il processo rimanesse incardinato presso la Dda per motivi di opportunita’: sul presunto conflitto non vi e’ mai stata nessuna decisione del Procuratore”. (AGI) .

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