Presidenza Consiglio dei Ministri diffida per “razzismo” sui Rom i leghisti Fontana e Celebron

La Presidenza del Consiglio dei Ministri diffida per “razzismo” sui Rom i leghisti Fontana, eurodeputato, e il segretario vicentino Celebron. Loro rispondono: “Proseguiremo su questa linea senza paura”

fontanaVicenza, 15 marzo 2014 – L’Ufficio anti-discriminazioni razziali (UNAR) – che fa capo al Dipartimento per le parti opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha aperto una istruttoria contro il neo-segretario della Lega Nord di Vicenza Matteo Celebron, l’eurodeputato e capodelegazione del Carroccio a Bruxelles Lorenzo Fontana e un sindaco del veronese per delle dichiarazioni sui Rom. Celebron si era espresso su alcuni Rom autori di numerosi furti nella città berica, Fontana aveva denunciato i provvedimenti pro-Rom delle istituzioni europee.

La vicenda riguardante Celebron è nota: nell’ottobre 2012, un centinaio di Carabinieri operò un maxi blitz nei campi nomadi, arrestando 7 persone che rubavano bancomat coi quali facevano benzina ai distributori in città, rilevando ben 37 capi d’imputazione. A maggio 2014 si aprirà il processo per 24 nomadi, anche sulla base di prove fotografiche che ritraevano uno di loro mentre faceva il pieno ad una Porsche con un bancomat appena rubato a Montecchio Maggiore. “Alla luce di quel rinvio a giudizio, apparso sulla stampa il 30 gennaio scorso – dichiara Celebron – ho inviato ai giornali un comunicato in cui censuravo il comportamento del Comune di Vicenza, che continua a pagare le bollette anche a nomadi Rom sottoposti a processo o condannati per reati predatori. Mi sembrava e mi sembra assurdo che con le tasse dei vicentini il sindaco Variati sovvenzioni chi gira in Porsche, ruba bancomat e si rende responsabile di furti abominevoli. Inutile ricordare che per me vengono prima i vicentini: già che si paghino bollette a persone in grado di lavorare è per me inaccettabile, ma che lo si faccia a chi sputa nel piatto in cui mangia è ancora peggio”.

Fontana, invece, lo scorso 11 dicembre aveva aspramente criticato il Parlamento europeo, che quello stesso giorno approvava una risoluzione in cui chiedeva ai Paesi Ue di adottare “misure positive per facilitare l’occupazione dei Rom nelle pubbliche amministrazioni”. Fontana commentò l’accaduto parlando di un’Europa che così facendo discriminava gli europei a vantaggio dei Rom, definendo la risoluzione dell’assemblea di Strasburgo “uno schiaffo alla nostra gente, in un momento per giunta di grave crisi occupazionale”.

L’UNAR sostiene, nell’avviso che ha raggiunto i leghisti , di “ritenere improprio colpevolizzare indistintamente una intera comunità perché ciò finisce per alimentare stereotipi e diffidenza nei confronti di tutta la popolazione Rom”. Si chiede agli esponenti del Carroccio “di volere considerare l’opportunità, per il futuro, di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore, ispirati ai valori del dialogo, della tolleranza, della convivenza pacifica tra le persone indipendentemente dalla loro origine nazionale, invitando al contempo le altre autorità coinvolte a fornire la collaborazione necessaria”. A Fontana viene addirittura rimproverato di “ingenerare nella popolazione locale sentimenti di odio”.

E’ assurdo – sostiene Celebron – essere censurati per aver criticato un Comune che paga bollette a Rom accusati di furto. Quali sarebbero i valori della tolleranza, del dialogo, della convivenza pacifica che noi dovremmo trasmettere nei confronti di questi nomadi? Ma soprattutto, l’UNAR non ha altro da fare in un momento di crisi come questo, piuttosto che perder tempo a difendere dei Rom rinviati a giudizio per furto? Noi siamo veramente allibiti, ed assicuriamo che in futuro manterremo la linea della tolleranza doppio zero verso chi si rende responsabile di azioni vergognose in una comunità civile. Questo invito dell’UNAR, senza dubbio alcuno, viene rispedito prontamente al mittente”.

Mentre Fontana parla di libertà di espressione in pericolo: “Stiamo raggiungendo livelli inquietanti di censura. Io mi sono limitato a criticare con forza una decisione politica, quindi il tutto rientra nell’agone della dialettica politica, ma a quanto pare ormai non si può più dire nulla. Ci vogliono mettere il bavaglio, in nome del pensiero unico e dell’omologazione, ma non lo permetteremo mai. La Lega sarà sempre in prima linea nel difendere la propria gente e nel combattere le battaglie che ritiene sacrosante, diffide o non diffide, avvertimenti minacciosi o meno. Tutto ciò non ci spaventa, anzi ci dà ulteriore coraggio e la consapevolezza di lottare per una causa giusta”.

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3 thoughts on “Presidenza Consiglio dei Ministri diffida per “razzismo” sui Rom i leghisti Fontana e Celebron

  1. Prima o poi la corda si spezzerà e sti traditori e delinquenti non avranno posto dove nascondersi.

  2. L’UNAR è italiofobo e razzista e quindi deve andare chiuso al più presto.

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