Letta: non mi dimetto. Napolitano: niente elezioni, serve stabilità

letta_renzi12 febbr – «Ho fatto male a fidarmi di Renzi, dovevo agire prima. Ma non mi fermo e non mi dimetto, Matteo dovrà assumersi per intero la responsabilità di questo agguato. Si sta comportando come fece D’Alema con Prodi». Enrico Letta non ha alcuna intenzione di gettare la spugna. Nonostante che nei palazzi della politica si parli ormai esclusivamente del nuovo governo targato Matteo Renzi, con tanto di data per l’incarico (venerdì o sabato) e lista dei ministri.

E tantomeno il premier punta agli Esteri o alla Commissione europea come “premio di consolazione”: «Chi avanza queste proposte», dice un suo parlamentare, «ha degli standard morali e di dignità della politica molto diversi da quelli di Enrico».

Secondo Napolitano, il problema della guida del Governo lo pone «principalmente il Pd», quindi sono loro che devono chiarirsi. Il Quirinale guarda infatti alla stabilità del Paese e, avendo ricevuto assicurazioni dal segretario del Pd che non si andrà – almeno per ora – a elezioni anticipate.

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