Lo Stato non paga i debiti: procedura UE contro l’Italia

deb18 DEC – “Se nel giro di uno o due mesi non ci sarà un’inversione di tendenza forte” sul rispetto dei tempi dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione “sarò costretto ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia” per mancato rispetto della direttiva Ue. Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani durante una conferenza stampa a Bruxelles.

”Purtroppo in Italia le cose non vanno come dovrebbero andare, e a un anno dall’entrata in vigore” della direttiva Ue (che Roma ha anticipato al primo gennaio 2013 rispetto alla scadenza fissata da Bruxelles a metà marzo), ha sottolineato Tajani, ”la situazione non è migliorata come dovrebbe, e siamo ancora lontanissimi dal termine dei 30 e 60 giorni” previsti per i pagamenti alle imprese. I dati forniti da Ance e Confartigianato ”non sono rassicuranti”, ha spiegato il commissario all’industria, e anche se c’è stato qualche miglioramento nel settore dell’edilizia e da parte delle amministrazioni comunali, i ritardi restano a ”3 o anche 4 cifre” a seconda del settore o della località, con molte criticità al Sud. ”In Spagna le cose stanno andando meglio che in Italia, per esempio, e noi continueremo – ha avvertito il vicepresidente dell’esecutivo comunitario – a monitorare la situazione perché si tratta di impedire che le imprese muoiano non di debiti ma di crediti”.

In Italia si segnala poi l’insorgere di nuovi problemi per aggirare la direttiva Ue, con la richiesta da parte delle pa, per esempio, di posticipare la data di fatturazione. Senza contare, poi, la questione del pregresso, di cui è ”gravissimo” che non se ne conosca l’ammontare preciso, e su cui Tajani ha ribadito il suo invito al governo a pagare gli arretrati in quanto già contabilizzati nel debito pubblico. ”E’ uno scandalo che non può continuare a durare – ha tuonato il commissario Ue – pagare per servizi già ricevuti è un dovere morale”.

Bruxelles ha già aperto procedure d’infrazione contro Germania e Belgio per la mancata trasposizione della direttiva, mentre ha inviato richieste di chiarimenti alla maggior parte degli stati membri, inclusa l’Italia, su singoli aspetti relativi alla corretta trasposizione della legislazione Ue in quella nazionale. Su questo fronte, Roma ha già fornito i chiarimenti e i servizi di Tajani li stanno valutando.(ANSA).

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