30 nov – ”L’Europa non riesce a proporre una politica che riporti quel senso di unione che c’era prima.
Abbiamo un’Europa sofferente, la realta’ e’ cambiata e c’e’ un Paese piu’ forte degli altri. Dunque Paesi come la Spagna o l’Italia dovrebbero proporre alla Germania soluzioni alternative”. Lo sostiene l’ex premier Romano Prodi intervenendo a un convegno ‘Politica e spiritualita” presso l’Universita’ Pontificia gregoriana. ”Occorre una leadership forte che non c’e’ – spiega Prodi – perche’ ogni Paese pensa di essere migliore degli altri e questo impedisce di costruire una politica alternativa. Con questa frammentazione noi andiamo poco avanti, dunque occorre rivedere il tutto”.
”L’Europa e’ acquisita da tutti quasi come un fatto burocratico e scontato. Questo lo e’ perche’ le tensioni sono state diluite dall’Europa stessa che ha scongiurato il ritorno ai nazionalismi”, continua Prodi che critica dunque i populismi antieuropeisti ”cioe’ lo scoppio dei populismi di carattere nazionale come il Movimento 5 Stelle in Italia o lo spostamento verso il pupulismo di partiti tradizionali”.
”Quando ho fatto la battaglia per l’Euro ho capito che l’Italia se non avesse aderito sarebbe rimasta vittima dell’inflazione”, ricorda l’ex premier sottolineando come ”nessuno piu’ ragioni per orizzonti lunghi e di fronte ai problemi di lungo termine si da’ una risposta a medio termine e questa e’ una cosa impressionante”.