15 nov – Smentita dai tabulati telefonici. E’ questa la tesi sostenuta oggi dal quotidiano ‘la Repubblica’ in merito alla posizione la ministra della Giustizia, Annamaria Cancellieri, sulla scarcerazione di Giulia Ligresti. La guardasigilli, riferendo in Parlamento, aveva spiegato di non aver “mai sollecitato” l’uscita dal carcere della figlia di Salvatore Ligresti, arrestata con tutta la famiglia la scorsa estate nell’ambito della vicenda Fonsai, ma di aver semplicemente agito per questioni umanitarie. “Non vi è stato mai da parte di nessuno – aveva detto Cancellieri – il benché minimo tentativo di influenzare” la scarcerazione.
E poi ci sarebbero ancora altre telefonate tra il marito della Cancellieri, Sebastiano Peluso, e persone della famiglia Ligresti. Un intreccio di chiamate e risposte che l’articolista del quotidiano diretto da Mauro ritiene “frequenti, troppe per esprimere semplicemente solidarietà”.
Ai pm la ministra aveva detto di aver ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti il 19 agosto, ma ‘la Repubblica’ oggi propone una versione differente: i tabulati telefonici evidenzierebbero non solo che quel giorno era stata lei a chiamare lo zio di Giulia, ma che tra il 17 luglio e il 21 agosto Cancellieri avrebbe personalmente telefonato per tre volte alla famiglia Ligresti e, nelle due settimane successive, suo marito Sebastiano Peluso, avrebbe invece chiamato sei volte Antonino Ligresti.
QUESTA E’ LA PROVA PIU’ EVIDENTE CHE LA CANCELLIERI SI DOVEVA DIMETTERE