Riforme costituzionali, ok del Senato al Comitato dei 42

costit24 ott – Il Senato ha approvato, in seconda lettura, il ddl costituzionale che istituisce il Comitato dei 42 per le riforme costituzionali ed elettorali. Sono stati 218 i sì, 58 i no e 12 gli astenuti.

E’ stato dunque superato il quorum per approvare la riforma con una maggioranza dei due terzi, che era a quota 214. Ora il provvedimento passa alla Camera per la seconda lettura.

No da Lega, M5S e Sel, 12 astenuti fra i quali Minzolini, Nitto Palma e Falanga del Pdl. Evitato il ricorso al referendum confermativo ed è bufera nel Pdl dove le ‘colombe’ accusano i ‘falchi’ di avere ordito un ‘agguato’. ‘Perplessità’ da 10 senatori del Pd che annunciano ‘vigilanza’ sul lavoro del Comitato composto da 42 personalità.

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“C’è l’occasione, oggi, in questo 2013-2014, di giungere a delle conclusioni valide, più o meno comprensive di molteplici necessità”. Lo ha detto il presidente Napolitano parlando delle riforme istituzionali oggi a Firenze.

“Il tema delle riforme istituzionali e costituzionali è ormai ineludibile. Non se ne può più discutere a vuoto” ha aggiunto Napolitano

Il “rinnovamento istituzionale” dell’Italia “dopo una lunga serie di omissioni e ritardi ancora fatica a prendere corpo e cozza contro ostacoli e resistenze molteplici” ha sottolineato il presidente

”C’e’ l’occasione, oggi, in questo 2013-2014, di giungere a delle conclusioni valide” nelle riforme istituzionali e ”non si possono giustificare e subire in proposito posizioni difensive e conservatrici” ha concluso il capo dello Stato

Appello Letta, fare riforme insieme – Il premier Enrico Letta rilancia sulle riforme ritenendo fondamentale questo processo per il bene del paese. E, all’assemblea dell’Anci a Firenze, fa un appello a tutte le forze politiche per ‘fare insieme’ le riforme.

“Non dobbiamo avere paura del cambiamento istituzionale” perché le riforme permetteranno “al nostro paese di funzionare meglio”. Lo ha detto il premier Enrico Letta sottolineando che “se l’Italia non funziona è perché ha regole che non funzionano, regole vecchie”.

Il metodo del governo è quello di ”dire poche cose e farle”, perchè ”il Paese non ha bisogno di annunci roboanti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta nel suo intervento all’assemblea nazionale dell’Anci, aggiungendo: ”Sono stati sei mesi in cui abbiamo lavorato insieme e abbiamo fatto tante cose, ne avremmo volute fare di più”.

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