Rimini Blogfest: 38 minuti di bestemmie finanziate con i soldi pubblici

blasf22 ott  – Domenica 22 settembre 2013 alle 10 al Teatro Novelli nell’ambito del Blogfest è stato messo in scena lo spettacolo “Messa Laida” di Massimo Santamicone: 38 minuti infarciti di bestemmie sacrileghe. Azael (nickname del blogger) sul palco, davanti a poche decine di spettatori, fa la parodia della Santa Messa cattolica scandendo al microfono il testo ufficiale riservato al ministro sacro e chiedendo al pubblico le relative risposte. Dal signum crucis iniziale alla benedizione finale, compresa la consacrazione eucaristica, tutto è ridicolizzato (ad esempio un mimo sul palco scimmiotta la frazione del pane).

Qui ci sono 2 video per chi volesse rendersi conto di persona
1) https://www.youtube.com/watch?v=1ny1AgWiaWQ
2) https://www.youtube.com/watch?v=8B9gUDKh-Cs

Un evidente sacrilegio contro l’Eucaristia (secondo la fede cattolica il Corpo stesso di Cristo), in base alle verifiche che abbiamo potuto fare consultando i testi canonistici e un esperto. Inoltre in vari modi, per via diretta, perifrasi o allusioni, vengono oltraggiati Dio, Gesù Cristo, lo Spirito Santo e la Vergine Maria.

I soldi pubblici Blogfest 2013 è stato finanziato dal Comune di Rimini con un “contributo economico a fondo perduto” di 17mila euro, pari al 19,32% del totale delle spese dichiarate a preventivo (88mila euro) dall’organizzatore, “Blogfest società cooperativa a r.l.” di Milano, che da una visura da noi effettuata ieri mattina risulta però “inattiva”.

Azael non è un ospite qualunque della manifestazione: da quanto dichiara sui suoi profili, fa il manager per conto di Macchianera Srl, azienda detenuta dallo stesso (e unico) socio della coop Blogfest: le due società hanno sede legale e operativa l’una accanto all’altra. Le bestemmie più gravi.

Dalla registrazione video abbiamo tratto per i lettori alcune delle frasi pronunciate da Azael che riteniamo più gravi, mascherandole con asterischi per non renderci complici dello scempio. «Siamo noi la comunità dei credenti che ci stiamo facendo la messa addosso, se io dico “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo” voi c**** dite “Amen” c****!». «Se continua così questo papa finirà per far sembrare un pezzo di m**** persino G*** C*****». «Figlioli andate pure a predicare nel mondo la parola di D** nostro, o come mi piace dire, D** mostro». «Anche il dolore è un dono di D**, e com’è noto di D** non si butta via nulla». «Essere leghisti è come essere cherubini: senza palle, vestiti di merda e a difesa di un posto noiosissimo che non esiste». «Una che come frutto del suo seno c’ha l’A****** di D** deve essere un c**** di mostro».

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5 thoughts on “Rimini Blogfest: 38 minuti di bestemmie finanziate con i soldi pubblici

  1. c’è una certa idea per cui essere offensivi verso la religione Cristiana è segno di emancipazione … è “essere di sinistra” … niente di più falso … la blasfemia è comunque segno di stupidità e di bassezza intellettuale e nella fattispecie è puro vilipendio di una religione e violenza verso una minoranza .. di sinistra non ha niente , di sinistro …tanto!

  2. Per le cose serie dicono di non avere fondi. per le idiozie invece li trovano subito,ma chi sono gli amministratori comunali di Rimini?

  3. Non mi meraviglia lo spettacolo ne’ che un comune con certo colore politico finanzi questa roba, ma che nessun nome cattolico altisonante si scagli contro questa porcheria. Situazioni ormai già viste e subite, come quella dello spettacolo di Milano. I miei complimenti, allora, ai lefebvriani e a tutti quei fedeli che ancora hanno voglia di difendere Gesù da queste aggressioni vomitevoli.

    1. Questo lo permettiamo noi purtroppo..fossero stati in un altro paese con un altra religione (che non voglio nemmeno nominare) sarebbero stati linciati sul posto..

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