Moldavo non accetta la separazione e minaccia di morte anche la figlia

piange4BOLOGNA 26 sett – Ennesimo caso di stalking e un arresto per atti persecutori ai danni della moglie (da cui si era separato da circa un anno e mezzo) e della figlia ventenne, alla quale aveva rivolto più volte minacce, anche di morte: “Non mi importa se mi arrestano, io vi voglio uccidere!”. I componenti della famiglia sono tutti di origini moldave e il padre aveva il permesso di soggiorno revocato.

SENZA CASA DOPO LA SEPARAZIONE, ERA OSSESSIONATO DALLA FAMIGLIA NON PIU’ SUA. Sicuro dell’impunità, un uomo di origine moldave sui 45 anni, muratore e senza fissa dimora (dopo la divisione dalla famiglia) e con un arresto alle spalle per il medesimo reato, è finito in manette lo scorso 18 settembre per mano della Polizia di Bologna. Da tempo era diventato ossessivo nei confronti di ex-moglie e figlia, alle quali mandava sms, faceva telefonate e seguiva spesso.

L’ULTIMA VIOLENZA, POI LE MANETTE. La giovane donna, figlia naturale dell’uomo, stava passeggiando con il suo cane in una zona periferica della città, quando si è ritrovata con le mani del padre al collo e ha chiamato il 113: con l’arrivo delle forze dell’ordine le tensione è stata poi finalmente sciolta: l’uomo era già stato denunciato e recluso e gli era stato revocato il permesso di soggiorno. Nonostante ciò, il suo stato di frustrazione lo ha portato a perseguitare di nuovo le due donne, dalle quali forse, si è sentito nuovamente rifiutato.

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