Rehn: No abolizione Imu, se bilancio non conforme la UE chiederà correzioni

olli17 set. – L’abolizione dell’Imu sulla prima casa “ha suscitato e suscita preoccupazioni, rispetto allo spostamento degli oneri fiscali dai fattori produttivi verso altri cespiti”. Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Olli Rehn, nel corso dell’audizione alla Camera. “La procedura d’infrazione e’ chiusa – ha aggiunto Rehn – ma l’Italia dovra’ essere all’altezza degli impegni assunti”.

Entro il 15 ottobre i paesi della Ue dovranno presentare i progetti di bilancio. Se il progetto di bilancio non sara’ conforme agli impegni assunti, la Commissione ha il dovere di chiedere correzioni. Se lo stato membro viola i valori di riferimento per disavanzo e debito, la Commissione dovra’ adottare i passi necessari e aprire una procedura d’infrazione per disavanzo eccessivo. Sono fiducioso che il governo italiano e i membri delle competenti commissioni parlamentari sono pienamente consapevoli dell’implicazione di queste regole sostenute dall’ Italia”. “La Ferrari come l’Italia incarna una grande tradizione di stile e capacita’ anche tecnica ma per poter vincere bisogna avere un motore competitivo, bisogna essere pronti a cambiare, adeguarsi”, ha spiegato il vicepresidente della commissione europea.

“L’Italia e’ la terza economia per grandezza in Europa e il suo motore di crescita non puo’ andare a basso regime, il motore ha bisogno di un’urgente revisione, non si puo’ perdere tempo a pit stop spero che l’Italia guidi con due mani sul volante e rimanga fermamente in pista”. “Nel caso dell’Italia siamo ancora davanti a fattori di debolezza – ha concluso Rehn – l’incerteza politica frena gli investimenti e una ripresa e’ quanto mai necessaria. La stabilita’ politica e’ un fattore fondamentale”. (AGI) .

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