Rapimento Quirico: “subite violenze fisiche, false esecuzioni e torture”

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9 sett – Domenico Quirico è negli uffici della Procura di Roma per essere sentito in merito al sequestro di cui è stato vittima. Pierre Piccinin, tenuto prigioniero insieme a lui, in un’intervista ha parlato di “violenze fisiche molto dure” che hanno dovuto subire entrambi.

L’inviato del quotidiano La Stampa è stato tenuto prigioniero in Siria per cinque mesi. Dopo il rilascio e l’arrivo in Italia nella notte il giornalista ha avuto stamane alcuni incontri istituzionali. Al momento del suo arrivo negli uffici della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, poco dopo le 11,30, indossava un completo grigio scuro con camicia e cravatta. A chi lo ha visto da vicino è parso abbastanza riposato. I pm romani in merito alla vicenda avevano avviato un fascicolo d’inchiesta per l’accusa di sequestro a scopo di terrorismo.

Intanto Pierre Piccinin, l’insegnante belga sequestrato con Quirico, ha raccontato che i due hanno subito “violenze fisiche molto dure” durante la detenzione, definita “un’odissea terrificante attraverso tutta la Siria”. Entrambi, ha detto, sono stati vittime di false esecuzioni. “Fisicamente va, malgrado tutte le torture che abbiamo subito, Domenico ed io”, ha dichiarato questa mattina Pierre Piccinin all’emittente radiofonica Bel RTL, qualche ora dopo il suo arrivo in Belgio. “A volte ci sono state violenze fisiche molto dure (…) Umiliazioni, bullismo, finte esecuzioni. Domenico ha subito due false esecuzioni con una pistola”, ha spiegato.

In viaggio insieme, Piccinin e Quirico erano entrati in Siria dal Libano il 6 aprile. “Due giorni dopo, siamo stati a Qusayr (centro) ed è lì che l’Esercito siriano libero ci ha arrestato per poi consegnarsi alla brigata Abu Ammar, dal nome del suo capo. Queste persone sono squilibrati, più banditi che islamisti, più o meno indottrinati dal movimento al Farouk, uno dei principali gruppi ribelli che si è un po spaccato in questi ultimi tempi”, ha spiegato Piccinin, intervistato dal quotidiano Le Soir.

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