Il Papa scrive ai musulmani: “mi sento vostro fratello”

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2 ago. – “Come tutti sapete, quando i Cardinali mi hanno eletto come Vescovo di Roma e Pastore Universale della Chiesa Cattolica, ho scelto il nome di Francesco, un santo molto famoso, che ha amato profondamente Dio e ogni essere umano, al punto da essere chiamato ‘fratello universale'”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio indirizzato “ai musulmani di tutto il mondo” in occasione, spiega lo stesso Pontefice, “della conclusione del mese di Ramadan, dedicato principalmente al digiuno, alla preghiera e all’elemosina”.

Nel testo, il Papa ricorda ai fedeli dell’Islam, che e’ “ormai tradizione che, in questa occasione, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso vi mandi un messaggio augurale, accompagnato da un tema offerto per la riflessione comune.
Quest’anno, il primo del mio Pontificato, ho deciso – sottolinea – di firmare io stesso questo tradizionale messaggio e di inviarvelo, cari amici, come espressione di stima e amicizia per tutti i musulmani, specialmente coloro che sono capi religiosi”.

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2 thoughts on “Il Papa scrive ai musulmani: “mi sento vostro fratello”

  1. I cristiani NON sono tenuti a considerare fratelli i musulmani, questo il Papa dovrebbe saperlo. Gesù ha detto:”Chiunque fa la volontà del Padre mio, quello è mio fratello, mia sorella, mia madre”. Il dio islamico, tra le altre differenze, permette l’omicidio, quindi non ha niente da spartire con quello cristiano. Non ha niente da spartire neppure il Dio ebraico, quello che ha dettato i 10 comandamenti, tra i quali il “Non ammazzare” che non significa licenza di uccidere gli apostati o i non ebrei. Gli islamici sono gli unici che girano per il mondo a compiere stragi per guadagnarsi un posto nel bordello di allah. Sono inorridita dal rispetto che viene loro ingiustamente tributato e dall’accostamento che viene fatto tra l’islam e l’ altra religioni monoteista (ne considero solo una, cioè l’ebraismo in quanto il cristianesimo è una sua versione modificata da Gesù).

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