
13 lug – “Di fronte alla improvvisa perdita del suo azionista di riferimento per ineleggibilitĂ , il pdmenoelle non ha avuto esitazioni: ha certificato la propria ‘non esistenza’, sulla quale pochi in realtĂ avevano dei dubbi”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo, in un post in cui c’è un fotomontaggio che ha il nome ‘Amletta’.
“I parlamentari pdmenoellini Luigi Zanda e Massimo Mucchetti – continua Grillo – hanno presentato un disegno di legge per modificare la legge 361 del 1957 sulla ineleggibilitĂ per i casi di conflitto di interesse sostituendola con il principio di incompatibilitĂ .
Berlusconi avrĂ quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo – aggiunge il leader del M5S – potrĂ rimanere tranquillamente in Parlamento invece di esserne cacciato. Senatore tra i senatori. Il provvedimento di urgenza che, se approvato, sarĂ giĂ esecutivo il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato reso necessario, improrogabile, dalla richiesta del M5S di dichiarare ineleggibile Berlusconi a norma di legge”.
“Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent’anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di piĂą di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il pdmenoelle. Se sia piĂą nobile d’animo sopportare gli oltraggi dell’opinione pubblica, i sassi e i dardi della propria sepolta coscienza, o buttar fuori dal Parlamento un evasore ineleggibile. Tale dilemma non esiste.Tra ‘essere e non essere’ il pdmenoelle ha sempre scelto, in nome di comuni interessi, di ‘non essere'”, conclude Grillo parafrasando l’Amleto di Shakespeare.
