26 giu. – Monito di Benjamin Netanyahu ad ambedue le parti in conflitto nella vicina Siria, che ha messo in guardia dal provare ad attaccare il suo Paese. “Noi non puntiamo a minacciare chicchessia”, ha premesso il premier israeliano, in visita sulle alture occupate del Golan per assistere a manovre militari, “ma nessuno potra’ nuocere allo Stato d’Israele senza ricevere una risposta. Una risposta forte e risoluta”, ha enfatizzato. Netanyahu ha ribadito che lo Stato ebraico non ha alcun desiderio di lasciarsi trascinare in un conflitto, ma ha aggiunto che le sue Forze Armate stanno “addestrandosi per affrontare una varieta’ di ipotesi”.
Dunque, “le esercitazioni in corso non sono puramente teoriche”, ha sottolineato il leader del Likud, citato dalla radio pubblica. “La realta’ intorno a noi sta cambiando a un ritmo tremendamente rapido, e’ instabile e mutevole, e noi”, ha concluso, “dobbiamo essere preparati di conseguenza” .