23 giu – Per favorire l’integrazione degli immigrati ci sono due strade: una è la campagna sul territorio a favore di un cambiamento culturale sulla cittadinanza, l’altra segue il percorso legislativo. È quanto sostiene il ministro per l’Integrazione Cecilie Kyenge. Sul fronte parlamentare, Kyenge ha sottolineato come si stia «calendarizzando il lavoro alla luce delle 20 proposte di legge presentate da più gruppi politici. Spero che presto si arrivi all’intesa per un’unica legge».
Lo ha detto il ministro all’Integrazione, Cecile Kyenge, alla 18ma edizione del Festival dei Popoli in corso a Giavera del Montello.
«Il punto più importante – ha sottolineato – lo abbiamo comunque già raggiunto, facendo parlare tutti dell’integrazione, anche chi la pensa diversamente dagli altri, specie sullo ius soli». «La questione importante – ha aggiunto – era mettere tutti insieme a ragionare per arrivare ad una legge il più possibile condivisa». «Sui tempi non decido io – ha rilevato Kyenge – che mi occupo della semplificazione e sulla sensibilizzazione sui temi della cittadinanza».
«Parlare di più di immigrazione ci fa capire che da fenomeno negativo come era visto, ora è una risorsa». «Lavorando su questo concetto, su questa strada, con la conoscenza dell’altro – ha aggiunto – vediamo che attraverso l’integrazione noi possiamo cercare tirare fuori da ogni persona un suo contributo, e quando le culture si incontrano si arricchiscono». «Attraverso questo percorso sicuramente nel Governo, nel Paese – ha concluso – riusciremo a dare un’altra immagine dell’immigrato»