22 giu – In Brasile possono sposarsi da poco più di un mese, ma gli omosessuali protestano perché rischiano di essere considerati persone da curare. La Commissione per i diritti umani della Camera ha infatti approvato un testo di legge che permette agli psicologi di “curare” l’omosessualità. Una proposta, conosciuta come “cura gay” fortemente voluta dal pastore evangelico Marco Feliciano, che però dovrà superare il vaglio di altre due commissioni prima di arrivare in aula. Forti le polemiche e le proteste.
“Il mondo guarda al Brasile” dice un professore. “Adesso c’è la Confederations Cup e dobbiamo cogliere quest’opportunità. Siamo stanchi. Ne abbiamo abbastanza. C’è la corruzione, abbiamo politici che guadagnano un sacco di soldi, quando ci sono insegnanti che soffrono nelle scuole. Come se non bastasse, abbiamo Marco Feliciano nella Commissione per i Diritti Umani che propone al governo federale una cura per i gay. È ridicolo e siamo qui per contestare questa proposta”.
“Combattiamo per un Brasile migliore” commenta una rappresentante. “La nostra protesta non riguarda solo la cura per l’omosessualità. Serve una cura per la corruzione, l’istruzione, la salute. Ci sono molte cose da curare in Brasile”.
“Speriamo in un cambiamento” -afferma un infermiere – “ma non vogliamo la violenza. Vogliamo dimostrare al mondo che il Brasile è uno dei Paesi in cui si pagano più tasse e non abbiamo un adeguato settore pubblico”.
“Questa è la protesta di una nazione perché non vede nel suo governo una classe politica rappresentativa” sostiene una psicologa.
Rita Ferreira, euronews