S. Borsellino: sono molto preoccupato per l’incolumita’ di Ciancimino

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29 mag. – “Nel processo sulla trattativa Stato-mafia, Massimo Ciancimino, raggiunto con una inquietate tempistica da un provvedimento di arresto e detenzione, e’ presente anche come testimone. A questo punto, a parte gli effetti sull’iter del processo, sono seriamente preoccupato per la sua incolumita’ fisica”. Lo dice Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia dopo l’arresto del figlio del sindaco mafioso di Palermo per evasione fiscale.

Trattativa Stato-mafia: arrestato il testimone chiave Massimo Ciancimino

“In un paese in cui le carceri sono stati teatri di eliminazioni con caffe’ alla stricnina, di suicidi assistiti e infarti pilotati e di messa in atto di mezzi dissuasivi come sembrano essere quelli adottati per Provenzano – prosegue Salvatore Borsellino – non potrei non essere preoccupato nei confronti di un uomo a cui riconosco la sincerita’ dei motivi che lo hanno portato alla sua scelta di collaborazione e il merito di avere dato i primi elementi per fare diventare la ‘presunta trattativa’ un qualcosa di reale e di riscontrabile tanto da costringere vari uomini delle istituzioni a rompere una ventennale congiura del silenzio”.

A Massimo Ciancimino, conclude con amara ironia, “non posso che consigliare di astenersi dal bere caffe’, di farsi rilasciare da uno specialista un certificato sullo stato del suo cuore e del suo apparato di circolazione, di scrivere una lettera sulla sua assoluta non propensione al suicidio e di mantenersi in stretto contatto con i suoi avvocati ed i suoi familiari nel caso di messa in opera di azioni dissuasive o persuasive come quelle probabilmente adoperate nei confronti di Bernardo Provenzano”.
(AGI) .

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