Rom, sindaco bacchettato da Roma – Il ministero delle Pari opportunità chiede spiegazioni in merito allo sgombero del 26 marzo scorso. E Centinaio s’indigna: “Una vergogna”
23 mag – La segnalazione di un cittadino (o di una associazione, non si sa…) alla presidenza del Consiglio dei ministri dipartimento Pari Opportunità obbligherà il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio, a giustificare il comportamento tenuto nei confronti della comunità Rom presente in città .
Un obbligo, quello di presentare una difesa del proprio operato, che manda su tutte le furie il nostro primo cittadino: “Sono molto, molto, molto indignato! E’ una vergogna! – la sua prima reazione – Devo fornire motivazioni e giustificazioni per quanto fatto, come se fossi sotto accusa. Io, abbandonato dallo Stato che a sua volta ha lasciato vivere in condizioni disperate decine di famiglie, devo dire allo Stato che ho solo applicato una legge regionale, con tanta umanità e rispetto delle persone coinvolte“.
“Finiamo sotto processo – Centinaio è davvero alterato – tutti scaricano responsabilità su di noi, ma il prefetto sapeva bene la situazione molto preoccupante sotto l’aspetto sociale. Noi, con un piano assolutamente legale e di coesione sociale, abbiamo rimesso in ordine un intero quartiere devastato, grazie solo alle forze locali di Polizia. Dovremmo essere ringraziati, non denunciati. Chiederò comunque che un funzionario del Ministero venga a Legnano e verifichi di persona il nostro operato”.
“Qualcuno – conclude Centinaio – sta soffiando sul fuoco della polemica e questo non è giusto. Ho la sensazione che dia parecchio fastidio il fatto che stiamo risolvendo il problema, che il nostro modello funziona davvero. E anche questo è vergognoso, come la strumentalizzazione che se ne sta facendo”.
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