No Tav: questa notte reti tagliate, lanci di razzi, bombe carta e bottiglie incendiarie

notavs14 mag. – Attacco al cantiere della Tav di Chiomonte. Questa notte intorno alle 3.15 una trentina di persone – rende noto la Questura di Torino – travisate e abbigliate con indumenti di colore scuro hanno attaccato il cantiere. Tagli alle reti, blocco dei varchi con funi di acciaio, lanci di razzi, bombe carta e bottiglie incendiarie le azioni compiute da alcuni contestatori.

Una bottiglia incendiaria lanciata da sopra il cunicolo esplorativo, secondo quanto ricostruito dalla polizia, avrebbe colpito e danneggiato un compressore. Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e allontanato i manifestanti. Attorno al cantiere la polizia ha trovato un mortaio rudimentale, due bottiglie incendiarie inesplose, alcune torce, catenacci, cesoie e una maschera antigas.

TAV: LTF, “AGGRESSIONE QUASI TERRORISTA” A CANTIERE VAL SUSA

Il cantiere di Chiomonte per la Torino-Lione “e’ stato bersaglio di un episodio di violenza nella notte scorsa: ignoti hanno compiuto un’incursione nell’area dei lavori e hanno appiccato il fuoco a un motocompressore nei pressi dell’imbocco del tunnel geognostico, con utilizzo di ordigni incendiari, danneggiamenti alle recinzioni e immissioni abusive in cantiere penalmente rilevanti”, denuncia LTF-Lyon Turin Ferroviaire, societa’ responsabile della sezione transfrontaliera della Nuova Linea Torino-Lione, che condanna “quest’ennesima aggressione, di carattere quasi terrorista, che mette nuovamente a repentaglio la sicurezza in cantiere e la vita dei lavoratori”. Secondo la societa’, l’aggressione “segue di pochi giorni l’episodio di violenza ai danni di un operaio a cambio del turno di lavoro”. A causa degli eventi di questa notte e del “clima di scontro violento generatosi in Valle”, LTF fa saper che “non potra’ garantire il servizio di informazione ai cittadini” previsto per domani al Comune di Bussoleno, nell’ambito del procedimento per l’iter autorizzativo del progetto definitivo. “Vista la grave degenerazione della situazione, – conclude Ltf – al momento non ci sono le condizioni per fornire con serenita’ le necessarie informazioni ai proprietari interessati dall’opera e garantire la sicurezza del personale LTF”.