Monti irritato:”basta con i toni da campagna elettorale permanente”

Monti

4 apr. – E’ un Mario Monti irritato per i continui attacchi provenienti dalle forze politiche quello che descrivono alcuni esponenti di Scelta Civica. Il Professore sarebbe stanco dei toni da campagna elettorale permanente che vengono utilizzati contro di lui e auspicherebbe che ci possa essere anche un chiarimento sul ‘perimetro’ e sul ‘mandato’ del governo attuale. Questo per capire quali sono gli spazi di manovra e se ci possa essere, con il sostegno di Napolitano, una assunzione di responsabilita’ da parte di tutti in un momento cosi’ delicato per il Paese che, in mancanza di un confronto costruttivo, potrebbe essere oggetto di attacchi speculativi.

Per la prima volta Mario Monti non ha partecipato alla riunione di Scelta civica al Senato (erano presenti anche i deputati). Il premier uscente e’ impegnato a palazzo Chigi, a tentare una mediazione per far quadrare i conti ed assicurare il decreto per le imprese nel piu’ breve tempo possibile. Ma nel partito continua ad esserci preoccupazione per un suo possibile disimpegno.

I vertici di Scelta civica hanno sottolineato ancora una volta che il Professore va avanti per la strada intrapresa, che se un cambiamento di rotta dovra’ esserci, esso dovra’ partire dall’offerta politica. Tuttavia i montiani non nascondono i timori per l’attacco che arriva dai partiti al presidente del Consiglio. E’ diventato, e’ il ragionamento ripetuto da piu’ di un esponente, un capro espiatorio, un parafulmine, il responsabile di tutti i mali.

Agli esponenti di Scelta Civica che lo hanno incontrato nei giorni scorsi, il presidente e’ apparso “molto amareggiato” per gli attacchi continui che provengono da piu’ parti, senza che i partiti, che pure ne hanno sostenuto l’azione di governo, si facessero carico di una corresponsabilita’ nell’aver messo il Paese di fronte alla necessita’ di operare in maniera forte per riportare ordine nelle finanze. Tutti coloro che sono intervenuti hanno ripetuto il sostegno a Monti, non negando pero’ che un governo in qualche modo ‘commissariato’ dalle forze politiche, rischia di provocare danni anche a Scelta civica.

L’impegno del partito – riferiscono fonti parlamentari – deve essere quello di facilitare il lavoro di Napolitano e creare ampie convergenze sia sul lavoro delle riforme che sul nome del prossimo presidente della Repubblica. Anzi Scelta civica ha intenzione, sempre secondo quanto viene sottolineato, di promuovere incontri bilaterali per arrivare ad un nome condiviso per il Quirinale.

I montiani per il momento non fanno nomi ma vedrebbero di buon occhio come prossimo presidente della Repubblica un esponente della societa’ civile che abbia al tempo stesso dimestichezza con la politica. Nessuna preferenza, ma l’identikit per il dopo-Napolitano non risponde alla figura di Romano Prodi, “nessun pregiudizio sulla persona, ma rappresenta la seconda Repubblica e noi vogliamo il cambiamento”. agi

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