25 FEB – Portogallo sotto osservazione da parte della Troika i cui tecnici oggi hanno cominciato l’esame della situazione economica del Paese. Unione europea, Banca centrale europea (BCE) e Fondo monetario internazionale vogliono rendersi conto dello stato di avanzamento del programma di salvataggio per il quale il Portogallo ha ricevuto nel 2011 un prestito di 78 miliardi.
Allo stato attuale, per il 2013 sono modificate in peggio le prospettive, in quanto è prevista una contrazione dell’1,9 per cento contro l’1 annunciato a fine 2012 dal Governo di Passos Coelho.
Inoltre Bruxelles ha anche peggiorato le sue previsioni sul disavanzo: si attende uno squilibrio del 4,9% del PIL contro il 4,5% fissato dalla troika.
La situazione portoghese è molto critica, con una disoccupazione al 17 per cento della forza lavoro (40% tra i giovani), manifestazioni quotidiane contro la politica di austerità del governo.
Sotto il profilo dei conti, mercoledi’ scorso il ministro delle finanze, Vitor Gaspar, aveva annunciato la richiesta della proroga di un anno per la correzione del disavanzo, dicendosi fiducioso nell’accoglimento, “per la fiducia che il Portogallo sta ottenendo dai suoi partner internazionali”.
E’ certo, quindi, che non potrà essere realizzato quest’anno l’obiettivo di ridurre il deficit pubblico al 4,5% del Pil e al 2,5% nel 2014. (ANSAmed).
