Indagato Paolo Scaroni (Eni): corruzione, maxitangente in Algeria

scaroni7 febbr – L’ad dell’Eni, Paolo Scaroni, è indagato per corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta su una presunta maxitangente da quasi 200 milioni di euro per gli appalti Saipem in Algeria.

Nell’ambito dell’inchiesta su una presunta maxi tangente da quasi 200 milioni di euro per gli appalti Saipem in Algeria, gli investigatori della Gdf stanno perquisendo la casa dell’Ad di Eni, Paolo Scaroni, a Roma e la sede dell’Eni a San Donato Milanese e gli uffici di Saipem. Scaroni è indagato per corruzione internazionale.

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Nell’inchiesta sulla presunta corruzione internazionale in Algeria sono indagate 8 persone, tra cui l’ad dell’Eni Paolo Scaroni. Gli indagati sono Pietro Varone, dirigente Saipem, Tullio Orsi, ex dirigente Saipem, Pietro Tali, ex ad Saipem, Alessandro Bernini, ex direttore finanziario Saipem, Antonio Vella, altro dirigente Saipem, come Nerio Capanna, anche lui indagato. E’ indagato anche Farid Bedjaoui, il presunto intermediario a cui era riconducibile la società di Hong Kong ‘collettrice’ delle mazzette

“Siamo totalmente estranei”. Così l’a.d. di Eni Paolo Scaroni all’ANSA, con riferimento all’inchiesta per corruzione internazionale in cui risulta indagato.

L’ad di Eni Paolo Scaroni avrebbe incontrato a Parigi un intermediario di una società di Hong Kong, società che avrebbe fatto da collettore delle tangenti destinate a funzionari pubblici algerini per gli appalti Saipem. E’ quanto si è appreso da fonti qualificate in ambienti giudiziari.

Crolla Eni in Borsa con l’amministratore delegato, Paolo Scaroni indagato per la vicenda delle presunte tangenti pagate da Saipem in Algeria. Il titolo chiude a -4,62%. La controllata del gruppo petrolifero, per tutta la seduta valorizzata dagli acquisti, guadagna il 5,26%

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