Raggiunto nella notte l’accordo tra Pdl e Lega

7 genn – Il Pdl ha raggiunto questa notte l’accordo elettorale con la Lega. Lo ha annunciato l’ex premier Silvio Berlusconi che ha firmato l’intesa con il segretario del Carroccio Roberto Maroni e che si propone, per un governo guidato da Angelino Alfano, come prossimo ministro dell’Economia.

“Habemus Papam, questa notta è stato firmato un accordo tra noi e il Carroccio”, ha detto Berlusconi ai microfoni della radio RTL.

Secondo l’intesa, ha detto Berlusconi, Maroni sarĂ  candidato in Lombardia e l’ex premier sarĂ  il leader della coalizione e il simbolo indicherĂ  Popolo della libertĂ  e Berlusconi presidente.

“SarĂ  il capo della coalizione [Berlusconi] in caso di vittoria ad indicare chi sarĂ  il candidato premier della coalizione, e poi il premier sarĂ  scelto dal Capo dello Stato”, ha detto Berlusconi.

Berlusconi ha aggiunto di vedere per lui un futuro da ministro dell’Economia, quanto al candidato premier ripropone Angelino Alfano.

“Il candidato premier lo avevo indicato è Angelino Alfano che ha addirittura 40 anni meno di me. Se io fossi ritenuto utile per il governo la posizione che mi sembra possa far esprimere al meglio le mie capacitĂ  è quella di ministro dell’Economia”, spiega.

Poi Berlusconi, giĂ  vestendo i panni da ministro economico, spiega che il suo obiettivo sarĂ  di “invertire totalmente la rotta da una politica economia recessiva di rigore e austeritĂ  a una di crescita ed espansione”.

“E’ difficilissimo, ci vuole capacitĂ , esperienza e una maggioranza di un solo partito, senza dover rispondere a tanti partitini”, ha aggiunto.

L’ex premier annuncia che i prossimi parlamentari dovranno votare una legge che dimezzi i loro stipendi, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e un limite di due legislature.

Parlando della crisi economica in atto, Berlusconi spiega che la politica di austeritĂ  del governo, a suo dire, sta mangiando giĂ  due mensilitĂ  di una famiglia a basso reddito e “con i provvedimenti assunti per il 2013 ci saranno 1.000 euro in piĂą da pagare con l’Imu che non verrĂ  abrogata e gli aumenti delle tariffe, le accise sulla benzina, la luce e il gas”. reuters