Salt Lake City: 11enne armato a scuola con pistola calibro 22

19 dic – Un bambino di 11 anni è andato a scuola a Salt Lake City con una pistola calibro 22, sostenendo di temere un nuovo massacro dopo quello di venerdì scorso nel Connecticut. Il ragazzino è stato incriminato per possesso di arma letale e aggressione aggravata, avendo minacciato i suoi compagni di classe.

Stando a quanto riferito da un portavoce delle autorità scolastiche locali, il ragazzino ha sostenuto di aver “portato l’arma per proteggere se stesso e i suoi amici qualora si ripetesse quanto accaduto in Connecticut”.

“L’accusa di aggressione aggravata è stata contestata perchè avrebbe minacciato, o agitato l’arma in modo minaccioso davanti a tre studenti – ha precisato il portavoce – sembra sia avvenuto dirante la pausa pranzo, mentre i ragazzi erano in un campo di calcio”. I tre compagni di classe hanno quindi allertato un insegnante.

Intanto, a quattro giorni dalla sparatoria nella scuola elementare di Newtown (Connecticut), dove un 20enne, Adam Lanza, ha ucciso 20 bambini e sei adulti nella scuola Sandy Hook, la più potente lobby americana a favore delle armi ha rotto il silenzio. Con un comunicato diffuso ieri nel tardo pomeriggio americano, la tarda serata italiana, la National rifle association (Nra) ha detto di essere “composta da quattro milioni di mamme e papà, figli e figlie – siamo stati “scioccati, amareggiati e distrutti dalle notizie riguardanti gli omicidi orribili e senza senso a Newtown”, avvenuti venerdì scorso.

“In rispetto delle famiglie, e come forma di decenza, abbiamo lasciato spazio al lutto, alla preghiera e alle indagini dei fatti prima di rilasciare commenti”, si legge nella nota. “La Nra è pronta ad offrire contributi significativi affinché ciò [la tragedia] non accada più”.

La lobby è finita nel mirino di un numero sempre più crescente di persone – incluso il sindaco di New York Michael Bloomberg – favorevoli al controllo dell’uso delle armi. In molti hanno puntato il dito proprio contro la Nra, considerata la responsabile di un impianto di regole che garantisce un accesso facile alle armi, rendendo più probabili sparatorie come quella della scuola del Connecticut.

La lobby ha pianificato una conferenza stampa a Washington DC venerdì prossimo. tmnews

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