Danimarca: gli ebrei non espongano simboli

14 DIC – Le persone di religione ebraica che vivono o si trovano di passaggio in Danimarca sono state messe in guardia dall’indossare o mostrare i simboli della loro fede, poiche’ continuano a persistere minacce di molestie e di atteggiamenti antisemiti.

Lo riferisce il giornale danese Jyllands-Posten che ha pubblicato un’intervista all’ambasciatore israeliano a Copenaghen, Arthur Avon.

Dice Damiel Pipes:

La violenza musulmana minaccia quasi 6.000 ebrei danesi, che sempre più fanno affidamento sulla protezione da parte delle forze dell’ordine. Una delle più importanti scuole del Paese ha detto ai genitori ebrei di non essere in grado di garantire la sicurezza dei loro figli e li ha consigliati di rivolgersi a un’altra scuola. Le marce contro Israele si sono trasformate in disordini anti-ebraici. Un’organizzazione, l’Hizb-ut-Tahrir, invita esplicitamente i musulmani a “uccidere tutti gli ebrei… ovunque si trovino”.

Le autorità rimangono indulgenti. L’esercito non riesce a permettere ai soldati musulmani che fanno parte della Brigata Internazionale danese di volontari di dissociarsi da azioni che non approvano – un privilegio garantito ai membri di nessuna altra fede . A Mohammed Omar Bakri, di base a Londra, auto-proclamatosi “occhi, orecchie e bocca” di Osama bin Laden, è stato concesso il permesso di stabilire in Danimarca una diramazione della sua organizzazione Al-Muhajiroun,

Contrariamente a quanto dicono i media, la vera novità dalla Danimarca non sta nel fatto che il Paese flirta col fascismo, ma che esso si sia impantanato nell’inerzia. Un governo scelto appositamente per affrontare una serie di problemi non fa un minimo progresso. La sua riluttanza ha delle implicazioni potenzialmente profonde per l’intero Occidente.

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