I vescovi puntano su Monti e il nuovo centro

11 dic – Alla fine, Mario Monti fa divorziare la Conferenza episcopale italiana da Silvio Berlusconi. Alleato solido della Cei del card. Ruini per un quindicennio, poi, nel corso degli anni, partner sempre più imbarazzante, Berlusconi è stato definitivamente ‘scaricato’ oggi dai vertici della Conferenza episcopale italiana. Un divorzio scatenato dall’annuncio dello stesso Cavaliere di tornare in campo e dalla successiva accelerazione che il presidente del Consiglio Mario Monti ha impresso al quadro politico.

Non si può mandare alla malora i sacrifici di un anno”, ha tuonato in un’intervista al ‘Corriere della sera’ il cardinale Angelo Bagnasco. “Ciò che lascia sbigottiti è l’irresponsabilità di quanti pensano a sistemarsi mentre la casa sta ancora bruciando”. Ora la Cei – mai così in linea con il Vaticano del cardinale Tarcisio Bertone – tifa per il Professore, sperando che giunga anche la sua ‘benedizione’ per un rassemblement di centro che sciolga l’incertezza elettorale per i cattolici.

La freddezza dei vertici della Chiesa nei confronti di Berlusconi non è una novità assoluta. Bagnasco, Bertone e le associazioni cattoliche di Todi tolsero il loro sostegno al Cavaliere, l’anno scorso, concorrendo alla sua uscita da Palazzo Chigi. Ma, fino agli ultimi giorni, l’addio non era conclamato. Adesso, per Bagnasco “sarebbe un errore in futuro non avvalersi di chi ha contribuito in modo rigoroso e competente alla credibilità del nostro paese in ambito europeo e internazionale evitando di scivolare in situazioni irreparabili”. tmnews

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